Per i veicoli grazie al numero di targa è possibile risalire ai dati dell’intestatario del mezzo ed avere altre informazioni utili.

Il dominio (es: www.ilmiosito.it) rappresenta a tutti gli effetti la targa di un sito web, grazie a questo semplice dato è possibile collegarsi ai database pubblici o utilizzare un servizio detto Whois che riporterà tutti i dati tecnici del sito web.

provate a collegarvi a questo indirizzo e inserite l’indirizzo del vostro sito web:

per ogni dominio ricercato nel whois verranno visualizzati due contatti:

1) Contatto amministrativo – Registar
Si tratta del vero proprietario del sito web, può deciderne vita e morte oltre ad esserne ritenuto responsabile.
Se si tratta di un attività commerciale, dovrebbe essere intestato alla ditta permettendo cosi di visionarne i dati fiscali.
Molto spesso però questo non avviene e al loro poso vengono intestati a persone fisiche e in questo caso saranno visualizzati il domicilio, i contatti personali del soggetto intestatario.

2) Contatto tecnico – Admin Contact
Può essere uguale al contatto amministrativo oppure riportare il tecnico/azienda che ha creato il sito web per voi o la compagnia che si occupa dell’hosting web.

Una pratica molto scorretta da parte di alcuni freelancer e agenzie di sviluppo web è intestare a se stessi i siti web dei clienti.
In questo modo possono tenere sottocontrollo i clienti e creare una barriera verso la possibile concorrenza.
Il contatto amministrativo di un dominio ne ha pieno controllo ed è il proprietario per legge del sito web, solo lui può sbloccare o trasferire un nome di dominio.

Raccontiamo una situazione tipica

Marco gestisce un agriturismo e decide di rivolgersi a un freelancer per far realizzare il suo sito web. Il tempo passa e Marco chiede delle modifiche ma non le reputa adeguate, non è soddisfatto del lavoro ed ormai non si trova più in sintonia. Decide quindi di rivolgersi ad un altro fornitore:

Caso 1° – Marco è il proprietario del dominio
Il nuovo fornitore non avrà alcun problema a prendere in mano il sito web, occorrerà solo il vostro esplicito consenso per procedere ai lavori.

Caso 2° – Marco non è il vero propritario
Occorre contattare il freelancer ed avere la sua autorizzazione scritta per poter cambiare intestatario del dominio. In questo caso si aprono diversi scenari possibili
a seconda della correttezza di quest’ultimo. Il processo potrà avvenire: senza problemi, con ritardi (anche non volontari), quando saranno saldate tutte le fatture,
fino ad arrivare nella peggiore delle ipotesi in tribunale per poter riscattare il proprio nome di dominio.

Siamo convinti che la maggioranza dei freelancer commettano questo errore in buona fede ma oggettivamente non è corretto intestarsi un bene che non è proprio.
Se acquistiamo una macchina non la intesteremo mai ad una altra persona ma siccome il sito web non è un bene tangibile non gli diamo importanza.

I nostri siti web sono e saranno sempre intestati all’azienda che li ha commissionati, inoltre per tutti i domini è incluso gratuitamente il servizio di privacy
protector che permette di mascherare tutti i dati rilevati dalla ricerca whois, particolarmente utile nel caso si volesse intestare a una persona fisica, non condividendo cosi i propri dati personali.

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